CONTENUTI DI QUESTA PAGINA:
Qualsiasi istituzione sanitaria, in ambito sia pubblico che privato, necessita di rendersi visibile, riconoscibile, illustrando la propria attività e certificandone l’autorevolezza. Al fine di ottenere questo status è necessario impostare una strategia di comunicazione efficace. Una delle pietre angolari della comunicazione, oltre che un vero e proprio biglietto da visita per l’istituzione è il logo. Il logo rappresenta l’elemento che più rapidamente identifica un brand, ne riassume i valori e, pertanto, la sua ideazione richiede un lavoro complesso. Nel caso di una struttura sanitaria, il logo apparirà sulle insegne, sui camici, a margine dei documenti interni o rivolti ai pazienti, magari sulla cancelleria.
Questo breve articolo fornisce una semplice guida alla creazione di un logo per studio medico o in ambiente medicale e riflette su alcuni fra gli errori più comuni.
Logo studio medico: due tipologie a confronto
Il logo studio medico e non solo può essere iconico fa riferimento a un oggetto – concreto come il panda del WWF o astratto come lo swoosh di Nike – in qualche modo suggestivo dell’attività aziendale. Il logo letterale associa direttamente il logotipo al naming aziendale: la Coca-Cola è il caso più riconoscibile. Si può anche mettere in risalto una delle lettere, il più delle volte le iniziali: in questo caso si pensi all’altro grande emblema della globalizzazione, la M gialla di McDonald’s.
Il logo Lance è un esempio di punto di incontro tra le due tipologie: la punta della lancia ricorda la lettera A e pertanto può essere inserita nella parte testuale. La soluzione “combination marks” risulta in effetti la più utilizzata in ambito biomedico.
Qui di seguito verranno considerati, i passaggi chiave da rispettare nella definizione di un logo per studio medico, per una farmacia, un qualsiasi ambito sanitario.
Il colore è cruciale ed è bene che venga scelto in anticipo rispetto al logo vero e proprio, perché il suo utilizzo può estendersi alla grafica del sito internet e addirittura agli spazi interni (pareti, complementi di arredo e così via) della struttura.
Logo per studio medico: il colore più scelto
Il sito 99designs, dopo una ricerca che ha coinvolto i loghi di più di 900 attività del settore sanitario, ha concluso che questo ambito, più di qualsiasi altro, ricorre maggiormente al colore blu.
Questo colore che, ironia della sorte, per la medicina ippocratica non era esattamente il più rassicurante – del resto il termine “cianosi”, che non identifica esattamente una persona in apparente stato di salute, deriva proprio da kyànos, “blu” – è in realtà comunemente associato a serenità, saggezza, fiducia e sicurezza, tutti valori che si ritrovano volentieri nei professionisti ai quali affidiamo la nostra salute. Nulla vieta comunque di usare un altro colore, purché dietro alla cui adozione si ritrovi una logica precisa. Ad esempio il rosso, colore dell’emergenza e soprattutto del sangue, che negli ospedali di tutto il mondo identifica il pronto soccorso, può indirizzare bene verso un prodotto o un servizio rapido e immediato (ad esempio un servizio di vendita di materiali da consumo) ma non si presta ad addobbare le pareti della sala d’aspetto di uno studio dentistico. I colori possono essere anche combinati in numero di 2-3 e fino a un massimo di 4.
Una volta definito un indirizzo cromatico, si passa allo studio del vero e proprio logo. Si pensi al già citato stile “combination marks”, ovvero all’accostamento di un’icona con una parte testuale. Oltre ai simboli classici della medicina, quali la croce e il bastone di Asclepio o il caduceo, si può pensare, ad esempio, alle forme stilizzate di alcuni elementi organici, come il cuore, utilizzato sovente da enti di interesse cardiologico, o il dente molare, scelto da numerosi studi dentistici. In generale, anche volendo propendere per qualcosa di diverso, è consigliabile optare per un soggetto immediatamente comprensibile e non respingente dal punto di vista culturale.
Lo stile pulito e minimalista si deve ritrovare nella parte testuale. Il font (uno e uno solo) dovrebbe essere facilmente leggibile: meglio evitare caratteri troppo estrosi o, peggio, che ricordino la scrittura a mano, nei luoghi comuni non certo la dote dei medici più apprezzata dai pazienti!
Errori da evitare nella realizzazione di un logo per studio medico
Da ultimo un tris di errori da matita blu da evitare assolutamente nella creazione di un logo per studio medico:
1. utilizzare clipart o altri contenuti di stock: l’originalità è un elemento imprescindibile per emergere sui canali di comunicazione;
2. eccessiva complessità: il logo deve essere semplice da ricordare. La pulizia rimanda poi ai caratteri di razionalità propri della disciplina medica;
3. logo generico: in un settore professionale a vocazione sempre più ultraspecialistica, non si può non indicare in maniera chiara il proprio ramo di interesse rispetto ad altri business e, possibilmente, anche all’interno dello stesso ambito sanitario.